Grazie alla varietà di soluzioni e design, le porte interne contribuiscono oggi più che mai a definire lo stile e la personalità dell’ ambiente. Si tratta infatti di un articolo che, a seconda delle necessità, si può enfatizzare o omologare con il resto dell’ambiente.
Combinando estetica e funzionalità, Zero 5 è un punto di riferimento nella vendita di porte interne a Parma: che si tratti di porte interne in legno, laccate, laminate, in vetro o di metallo, i serramenti forniti e installati da Zero 5 sono prodotti 100% Made in Italy, frutto della collaborazione con le migliori aziende leader del settore.
La scelta delle porte interne costituisce sempre di più parte integrante dell’arredamento della casa, anche perché un abbinamento poco riuscito tra serramenti e mobili rischierebbe di compromettere l’armonia generale dell’ambiente. La resa finale è infatti data da una composizione ben riuscita tra pareti, pavimenti, infissi e arredi.
Non è quindi fondamentale scegliere una porta dal design particolare, ma ad esempio può bastare giocare sulle texture o sulle essenze.
Esistono infine anche tantissime soluzioni di apertura e configurazione, ideali ad esempio per quegli spazi in cui è necessario che l’ingombro della porta sia minimo.
In base al tipo di apertura, ecco i modelli di porte da interno più diffusi:
In genere le porte a battente si aprono verso l’interno di un vano, con spinta a destra o sinistra.
La struttura e i componenti di una porta a battente sono sempre gli stessi, ma con importanti differenze a seconda dei tipi di porte.
Una prima distinzione è tra porta ad anta singola e porta a due ante: la seconda soluzione si adotta quando la larghezza dell’apertura supera gli 800 mm, per cui l’anta unica sarebbe troppo ingombrante. Soluzione particolare è invece la porta “va e vieni”, utilizzata dove si ha un frequente passaggio di persone con le mani impegnate (ad esempio nelle cucine dei ristoranti) poiché si apre a spinta.
In base a materiali e design, le più richieste sono le porte in legno, la porta a fodrina, la porta Inglesina, la porta a vetro unico o a semivetrata.
Sono l’ideale in situazioni in cui è necessario (o preferibile) evitare l’ingombro dell’apertura della porta. Le porte scorrevoli sono appese ad una rotaia e possono essere a vista o a scomparsa, non toccare terra oppure avere una guida a pavimento.
Le porte a scomparsa sono preferibili in fase di costruzione o di ristrutturazione consistente in quanto necessitano di un controtelaio all’interno della parete, costituito da un cassonetto metallico all’interno del quale deve scorrere l’anta. Qualora non fosse possibile fare grandi lavori, la soluzione è ricorrere a porte scorrevoli esterno muro.
Una porta a libro si compone di due o più ante che si ripiegano su di un perno, occupando quasi unicamente il perimetro del telaio del vano. Anche questa soluzione è ottima per gli spazi ristretti, ma la messa in opera è meno impegnativa e onerosa di una porta scorrevole.
Come vedremo in seguito, vi sono alcune differenze sostanziali con le porte a soffietto, ad esempio nell’utilizzo dei materiali.
Esistono due tipi di porte pieghevoli, le porte a libro e le porte a soffietto. Mentre la porta a libro è composta da un’anta divisa in due o tre parti, la porta a soffietto è formata da aste verticali che si ripiegano a zig zag su sé stesse, richiudendosi su uno dei lati della porta.
Per questo motivo l’utilizzo dei materiali non è lo stesso: una porta a soffietto è realizzata in materiali leggeri, solitamente in PVC, mentre la porta a libro utilizza i comuni materiali delle porte classiche (quando è chiusa è infatti pressoché uguale a una comune porta a battente).
Per questo motivo le porte a soffietto sono più frequenti per la chiusura di spazi secondari e di minore importanza, anche in virtù del fatto che il prezzo è notevolmente minore.
Com’è fatta una porta? Una classica porta ad anta è composta da tre elementi principali: un falso telaio costituito da tre assi grezze, il telaio formato da tre tavole ben rifinite e dotate di battuta d’arresto, e infine i coprifilo che nascondono la fessura tra telaio e falso telaio e l’anta con la sua ferramenta.
Il senso di apertura di una porta si dice “destro” quando i cardini sono a destra, “sinistro” nell’altro caso. Di norma le porte a battente dovrebbero aprirsi verso l’interno dei locali serviti.
Una porta deve essere robusta, isolante e allo stesso tempo il più leggera possibile per non sollecitare in modo eccessivo le ferramenta cui è affidato il sistema di apertura ed il telaio che le regge.